... sito pien de strafanti e de rujane ...
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NOI SIAMO UNAMANO…ANCHE TU PUOI DARLA !!!
Il Comitato Unamano è nato a San Giorgio in Bosco per volontà di un gruppo di giovani amici che già da tempo si era sensibilizzato nei confronti dei problemi bosniaci dovuti alla guerra. Con quali criteri può un neonato Comitato a dimensione comunale intervenire sui problemi causati da una guerra? In realtà il Comitato Unamano è un importante tassello del grande mosaico realizzato dal Comitato di sostegno alle forze e iniziative di pace. Questo Comitato nazionale, la cui denominazione, lunga e ingombrante, indica bene il programma di lavoro, è nato nel 1992 in seguito alla richiesta d’aiuto rivolta dalle donne di Belgrado ad Alexander Langer per i pacifisti italiani. Mette insieme, al suo atto di nascita, ben quindici associazioni nazionali (dalle ACLI al MIR, dai Beati i costruttori di pace all’ARCI, dagli obbiettori all’Associazione per la pace) che finalmente si rendono conto che possono contare di più unendo le forze, confrontando intelligenze, trovando una linea comune per impegnare i governi a riportare la pace. Per non rendere dispersivo l’intervento nei Balcani, il Comitato ha assegnato ad ogni regione Italiana una particolare zona. Alla regione Veneto è stato assegnato il Cantone di Tuzla in Bosnia Erzegovina. Tra le Province del Veneto più attive c’è Padova, che, adottando Gracanica (una municipalità del Cantone di Tuzla) durante l’emergenza bellica, le ha dato tutto il sostegno possibile attraverso invii di generi di prima necessità e presenza attiva dei volontari. Ma il lavoro del Comitato non è finito con la guerra, anzi : è proprio ora , nel momento della ricostruzione, che bisogna rimboccarsi le maniche per favorire dialogo e riconciliazione. A Gracanica resiste faticosamente la convivenza interetnica, presupposto fondamentale per poter sperare in una completa ripresa del paese. Ecco che il Comitato provinciale continua ad operare anche con l’obiettivo di aiutare la pace e la riconciliazione tra bosniaci musulmani, serbi ortodossi e croati cattolici. Il Comitato provinciale è un coordinamento di Comitati comunali, ognuno dei quali ha adottato un villaggio della Municipalità di Gračanica sostenendo vari scambi culturali tra le rispettive comunità, organizzando, assieme ai volontari bosniaci, diverse attività nel villaggio, seguendo ancora i molti casi sociali e sollecitando le Amministrazioni dei propri Comuni a rendersi partecipi a questo grande lavoro diplomatico in modo tale da rendere possibili rapporti fecondi tra Istituzioni e volontariato nel processo di riconciliazione. Il Comitato comunale Unamano di San Giorgio in Bosco ha adottato Skahovica, un villaggio di 1500 abitanti tra le verdi colline di Gracanica. Il Comitato Unamano ha sostenuto il gemellaggio tra la scuola elementare Leonardo da Vinci di Paviola (San Giorgio in Bosco) e la scuola elementare di Skahovica, iniziato un anno fa. Si può definire un incontro “quasi ideale”, che avviene con scambi di disegni, lettere, doni reciproci degli alunni, incoraggiati da insegnanti e genitori. Quest’anno si è concretizzata l’unione tra le due scuole con la realizzazione di un calendario sui temi della fratellanza e della solidarietà, unendo disegni e poesie di tutti i bambini, che mostrano, ancora una volta, di non conoscere confini tra loro, pur parlando lingue diverse…pur pregando in modi differenti. Un ringraziamento particolare va ai genitori della scuola di Paviola che hanno attivato iniziative per sostenere anche economicamente il gemellaggio. Il Comitato Unamano ha inoltre sostenuto il gemellaggio tra le Amministrazioni di San Giorgio in Bosco e Skahovica, iniziato a dicembre dell’anno scorso, allo scopo di coinvolgere le Istituzioni nel processo di riconciliazione. Compito del Comitato è quello di mantenere vivi questi rapporti tra le due comunità e di organizzare assieme ai volontari di Skahovica (costituiti nel Comitato Suncokret), delle attività nel villaggio allo scopo di diffondere la cultura della solidarietà e della pace. L’estate scorsa abbiamo organizzato l’animazione per i bambini, quest’estate vogliamo ripetere l’esperienza dell’anno scorso, organizzando inoltre dei gruppi di lavoro per la ristrutturazione di una stanza che sarà adibita a centro musicale. Gli strumenti ed il materiale per la ristrutturazione verranno acquistati grazie al contributo di dieci milioni devoluto dal Comune di San Giorgio in Bosco e dello stesso Comitato Unamano a coronamento del gemellaggio tra le Amministrazioni. Dall’esperienza fatta dai membri di Unamano in questi luoghi duramente colpiti nasce anche l’esigenza di concretizzare il più possibile una realtà di sostegno alla popolazione intesa però ora in maniera più globale. Il Comitato Unamano, infatti, oltre ad aderire al progetto “Ponti di pace”, ha allargato gli obbiettivi a tutte quelle realtà, anche locali, in cui c’è più urgenza di intervenire con sostegni materiali e morali. Noi del Comitato Unamano non vogliamo illudere nessuno ne tantomeno deludere; ci proponiamo soltanto piccoli obbiettivi significativi per chi non è fortunato come noi. Ci siamo realmente resi conto che non è mai importante quanto si da, l’importante è dare: è questo il meccanismo per cui chi riceve esce dal circolo vizioso dell’abbandono e della solitudine, è questo il motivo per cui per noi diventa l’indifferenza il grande muro da abbattere. Non sono però le parole a cambiare le cose, ma la volontà ! L’indifferenza, le guerre, la fame, il disagio non si potranno mai vincere…quello che si può vincere è l’abbandono.
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Giovedì 1 gennaio 2001 finalmente sono partiti i due container destinati ai centri di Beira e Maputo (Mozambico),
gestiti dall'Asem di Barbara Hofmann. Il camion dove sono stati caricati (vedi foto) li porterà a La Spezia, dove si imbarcheranno alla volta di Beira. |
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